Ecco come un bicchiere di vino può aiutare il tuo Sistema Immunitario

Vino resveratrolo

Ma com’è buono un bicchiere di vino, magari rosso, bevuto la sera dopo una lunga giornata di lavoro?

Il vino, in particolar modo quello rosso, si sa vanta di numerose proprietà benefiche se consumato con moderazione e in quantità diverse per l’uomo rispetto alla donna. Ma da dove provengono queste proprietà benefiche per la salute? La risposta è il resveratrolo!

Quasi sicuramente non è la prima volta che senti parlare del RESVERATROLO, e se ne hai sentito parlare è per la sua associazione con il vino.

Ma cos’è il resveratrolo e perché è strettamente connesso al vino?

Il resveratrolo è una fitoalessina, cioè una molecola prodotta naturalmente dalle piante in risposta agli attacchi da agenti patogeni quali batteri o funghi, quindi svolge un’azione protettiva per la pianta stessa.

Resveratrolo e Vino:

Il resveratrolo è stato scoperto nel 1922 in seguito a un fenomeno detto “il paradosso francese”: si vide che in Francia pur facendo un consumo di alimenti ricchi di grassi saturi (come i formaggi) il rischio di mortalità per malattie cardiovascolari era molto inferiore rispetto ad altri paesi con abitudini alimentari simili (ad esempio gli Stati Uniti).

Sulla base di questo paradosso si è pensato che il fattore protettivo fosse il vino rosso, che è largamente consumato in queste regioni della Francia. Per questo motivo si è iniziato a indagare sulle proprietà del vino rosso ed è stato scoperto il resveratrolo, che è la molecola in esso contenuto che ha tantissime proprietà benefiche sulla salute.

Resveratrolo e vino

La quantità di resveratrolo nel vino dipende da diversi fattori:

  • Il colore: il vino rosso ha un contenuto di resveratrolo decisamente superiore rispetto al vino bianco, perché? Nella produzione di vino bianco la fermentazione avviene senza il contatto tra il mosto e la buccia (che avviene invece nella fermentazione del vino rosso), e quindi, poiché il resveratrolo si trova nella buccia dell’uva, il suo contenuto sarà a logica inferiore nel vino bianco rispetto che in quello rosso;
  • L’annata: ci sono anni in cui le condizioni climatiche favoriscono l’attacco delle viti da parte dei funghi, di conseguenza la pianta dovrà produrre una maggior quantità di resveratrolo per proteggersi;
  • La posizione geografica: il resveratrolo oltre a proteggere dall’attacco di patogeni protegge anche dai raggi UV, quindi viti cresciute a altitudini più elevate produrranno una maggior quantità di resveratrolo.
Lamponi Mirtilli e resveratrolo

Il resveratrolo non si trova però solo nell’uva e quindi nel vino, altri fonti alimentari di resveratrolo sono ad esempio i mirtilli, i lamponi, il cacao e gli arachidi

Resveratrolo: proprietà Immunomodulanti e protezione contro Virus e batteri

Le principali proprietà attribuite al resveratrolo sono di:

  • Antiossidante;
  • Antinfiammatorio;
  • Vasoprotettivo;
  • Antibatterico;
  • Antimicrobico.

Per questo il resveratrolo gioca un ruolo importante nella prevenzione e progressione di malattie croniche legate all’infiammazione come il diabete, l’obesità, le malattie cardiovascolari, cancro ecc.. 

Il resveratrolo inoltre regola l’immunità interferendo con:

  • la regolazione delle cellule immunitarie come i macrofagi, grosse cellule che mangiano le cellule infettate dai virus;
  • la sintesi di citochine pro-infiammatorie, cioè molecole costituite da proteine coinvolte nell’infiammazione, nella febbre e nella formazione delle cellule del sangue;
  • l’espressione genica.

Diversi esperimenti di laboratorio hanno dimostrato che il resveratrolo inibisce la replicazione virale. Molti virus umani sembrano essere sensibili al suo effetto, compreso il virus dell’influenza, il virus della varicella, il virus Herpes simplex e dell’immunodeficienza umana e anche coronavirus.

Riguardo specificatamente i coronavirus è stato visto recentemente che il resveratrolo è in grado di inibirne la replicazione in vitro e questo, unito alla capacità di diminuire gli alti livelli di citochine infiammatorie, è considerato un buon punto di partenza per ipotizzare un effetto benefico sia dal punto di vista della prevenzione che del trattamento degli effetti dannosi dell’infiammazione. Occorre però ricordare che la molecola non rientra nella categoria dei farmaci ma è tuttavia importante valutarne l’impiego sia per la modulazione del sistema immunitario che per sostenere le terapie attualmente utilizzate.

Il meccanismo d’azione attraverso il quale il resveratrolo esercita una “azione antivirale” è legato alla capacità d’interferire con la sintesi di alcune proteine virali.

I virus per replicarsi hanno bisogno delle cellule umane, cioè sfruttano le strutture presenti nelle nostre cellule per sintetizzare le proprie proteine e formare nuovi virus, sono dei veri e propri parassiti! Quello che fa il resveratrolo è impedire il raggiungimento delle informazioni genetiche virali contenute nella catena di RNA messaggero (m-RNA) ai ribosomi, cioè quelle strutture presenti nelle nostre cellule in cui vengono assemblate le proteine. Questo si traduce con la mancata produzione di proteine virali, e quindi un blocco della replicazione del virus. 

Come abbiamo visto al resveratrolo è attribuita anche un’azione immunostimolante e questo avviene grazie all’attivazione dei macrofagi, dei linfociti T, un tipo di globuli bianchi specializzati nel riconoscimento delle cellule infettate dai virus, e delle cellule NK (Natural Killer) che, come si intuisce dal nome, riconoscono e distruggono le cellule tumorali o infettate dai virus.

La particolarità del resveratrolo è quella di avere un’azione immunostimolante a basse dosi, mentre, per dosaggi più elevati, dimostra un effetto inibitorio sulla proliferazione dei linfociti e sull’espressione di alcune citochine. Questi dati fanno intravedere la possibilità di utilizzare basse dosi di resveratrolo con l’obiettivo di mantenere il nostro sistema immunitario in stato di “ vigile attività”, molto utile in caso di rischio di infezioni virali respiratorie.

Non dobbiamo però lasciarci ingannare!
Gli elevati dosaggi richiesti per ottenere questi effetti “protettivi” hanno ridimensionato l’entusiasmo nei confronti del vino rosso. Per raggiungere i livelli di assunzione di resveratrolo proposti dai diversi studi, sarebbero necessarie quantità sicuramente dannose di vino, addirittura di diversi litri al giorno. 

La soluzione però c’è! 

Per poter sfruttare le numerose proprietà benefiche del resveratrolo si possono utilizzare integratori a base di estratti di piante che contengono questa sostanza. Un esempio è il Polygonum cuspidatum, una pianta erbacea originaria dell’Asia orientale che è considerata un prezioso rimedio della medicina tradizionale cinese e giapponese. Le parti utilizzate della pianta sono le radici e il suo principale composto attivo è  proprio il resveratrolo.

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