L’estate è in arrivo: come preparare la pelle al sole

Prepara la tua pelle al sole

Sappiamo tutti che i primi caldi estivi rischiano sempre di essere un pericoloso grattacapo. 

La nostra pelle, ad esempio, si ritrova a dover sopportare degli sbalzi termici importanti. Senza contare le repentine esposizioni al sole

Questo è il periodo dell’anno in cui ritornano, dopo il letargo invernale, tutti quei fastidiosi “fantasmi” stagionali chiamati eritemi solari, e poi bruciature, svenimenti da insolazioni, ecc. 

È bene, perciò, agire preventivamente. In modo tale che questi “fantasmi” non ritornino di nuovo in vita!

Preparare la pelle all’estate: raggi solari spiacevoli

 Per capire come evitare i classici problemi causati dall’esposizione al sole, occorre prima osservare nello specifico i raggi solari. 

I raggi solari, infatti, non sono tutti uguali. Senza troppi giri di parole, ti deve interessare la differenza tra le varie tipologie di raggio per capirne la pericolosità

  • Raggi luminosi.
    Sono i raggi che caratterizzano tutta la luce visibile.
  • Raggi infrarossi (IR).
    Sono caratterizzati da una lunghezza d’onda alta. Provocano calore e sudorazione. Sono i principali responsabili dell’aumento della nostra temperatura.
  • Raggi Ultravioletti (UV).
    Tutti i raggi UV sono caratterizzati da una lunghezza d’onda bassa e sono divisi in:
  1. UVC: sono raggi a bassa energia che vengono frenati al livello atmosferico;
  2. UVB: sono raggi a media energia e sono i principali responsabili di scottature ed eritemi;
  3. UVA: sono raggi ad alta e altissima energia ai quali si associano danni gravi e permanenti come invecchiamento prematuro della pelle e cancro.

Come la pelle si protegge naturalmente dal sole. 

Ora capirai di certo perché si parla così spesso di raggi UVB e UVA: sono i più pericolosi

Disponiamo, però, di 2 tipologie di meccanismi di difesa contro gli effetti collaterali di questi raggi: meccanismi naturali e artificiali

I meccanismi di difesa naturali sono dei metodi con cui la nostra pelle si protegge da sola dalla luce solare, senza l’aiuto di elementi esterni. 

Mi sono sempre piaciuti, sono dei metodi molto affascinanti. Soprattutto se consideri che avvengono naturalmente, senza chiedere il tuo consenso.

Prepara la pelle al sole
  1. Produzione di Acido urocanico.
    La pelle riesce a produrre questo particolare acido, capace di assorbire i raggi UVB. Puoi intenderlo come una sorta di crema solare naturale!
  2. Ispessimento.
    La pelle procede con l’ispessimento del suo strato più esterno. L’ispessimento dello strato più esterno delle pelle diventa la nostra muraglia cinese contro i raggi solari!
  3. Sintesi della melanina.
    Ma il nostro organismo produce soprattutto la melanina nello strato esterno della pelle. La melanina è la nostra difesa più efficace contro le radiazioni solari. Si tratta di un pigmento di colore scuro, nonché della responsabile principale di quella bella abbronzatura dorata che spesso invidiamo nelle altre persone.

Preparazione delle pelle: i filtri solari

Per quanto i nostri meccanismi di difesa naturali siano molto efficienti, è necessario utilizzare anche dei metodi artificiali. 

Questo perché esposizioni al sole molto prolungate risultano troppo aggressive per il nostro corpo. Soprattutto nel caso di individui molto delicati. Soprattutto se fai come me, che mi addormento alle due del pomeriggio sotto questi dannosi raggi solari!
I filtri solari sono tutti quei cosmetici che aiutano a prevenire i danni della pelle indotti dai raggi UV.
Sono divisi anch’essi in due grandi tipologie, in base al loro meccanismo d’azione.

  • Filtri fisici:
    Agiscono riflettendo le radiazioni solari.
  • Filtri chimici:
    Agiscono assorbendo le radiazioni solari.

In molti casi, è possibile trovare dei cosmetici ibridi: prodotti attraverso l’unione di filtri fisici e chimici. Molto importante, ai fini di una corretta protezione delle pelle, è utilizzare dei filtri solari in linea con il proprio fototipo

Mi spiego: se hai una pelle chiara e molto delicata, dovresti utilizzare dei cosmetici con un SPF (Sun Protection Factor) abbastanza alto, come 50+. 

Il fattore di protezione solare (SPF) è quel numero (solitamente uno tra 50, 30 o 15) riportato sull’etichetta di ogni crema. Maggiore è il numero, più intenso sarà il livello di protezione. 

6 consigli per preparare la pelle al sole estivo 

Vediamo ora 6 corrette abitudini che possono aiutare a prevenire gli spiacevoli effetti dei primi soli. 

1.  FILTRI SOLARI

La ripetizione è sempre un’arma molto importante.

Nonostante siano molto conosciute ed utilizzate, le creme solari sono una delle abitudini che possono più facilmente essere dimenticate. Quante volte sei andato in spiaggia con la crema solare nella borsa, ma ti sei dimenticato di applicarla per la fretta di tuffarti in acqua? E magari hai visto che la tua vicina di ombrellone invece si fa spalmare tutto il corpo dal suo compagno, insieme ad un bel massaggio….

Bada bene: i filtri solari sono importanti non soltanto per la spiaggia. 

Se, infatti, ti capita per motivi di lavoro o sportivi di passare molte ore al sole, la crema solare dovrebbe diventare una tua grande amica. 

2. OSSIGENAZIONE DELLA PELLE E PRIMI CONTATTI CON IL SOLE

Lascia che la tua pelle respiri. Per farlo, ha bisogno di prendere aria. Una camminata all’aria aperta, o qualsiasi altra attività fisica, è ciò che fa per te. 

Devi considerare, infatti, che durante l’inverno tendiamo ad indossare molti strati e a coprire ogni parte del nostro corpo. L’Attività all’aria aperta aiuta sia l’ossigenazione delle pelle, sia ad abituarla ai primi contatti con il sole

3. MASSIMO EQUILIBRIO

Rimanere troppo a lungo sotto il sole può comportare molti problemi. Primo fra tutti, un precoce invecchiamento della pelle, con aumento conseguente di rughe e macchie

Bisogna, perciò, essere equilibrati soprattutto se parliamo dei primi soli.
Se il nostro corpo non ha ancora avuto modo di abituarsi all’esposizione ai raggi solari, metodi estremi potrebbero produrre effetti nocivi. 

È una situazione molto simile a quella di un vasca piena di acqua calda. Se l’acqua è bollente e cerchiamo di entrare a freddo. La sensazione sarà insopportabile. 

Se, invece, entriamo all’interno di un’acqua tiepida e iniziamo ad aumentare gradualmente la temperatura: non ci sarà nessuno shock termico. 

È fondamentale evitare che il nostro organismo subisca degli shock!
Una delle abitudini più dannose e diffuse, ad esempio, è quella dei famosi 3 giorni

“Eh ma io ho solo 3 giorni di vacanza al mare, quindi voglio sfruttarli tutti”

Con il risultato che si ritorna dalla vacanza mezzi ustionati e con evidenti danni alla pelle, che nulla hanno a che vedere con una bella abbronzatura.

Da evitare! 

4. PULIZIA DELLA PELLE

Pulire spesso la pelle tramite metodi naturali come i fanghi, oppure utilizzare lo scrub permette di eliminare le cellule morte, in modo tale da favorirne la rigenerazione più veloce.
I benefici vanno oltre il solo lato preventivo: osserverai una pelle più tonica e più bella. 

5. INCLUDERE FRUTTA E VERDURA NELLA TUA DIETA

Non solo dall’esterno, ma anche dall’interno.  La cura della tua pelle vuol dire passa anche dagli alimenti corretti.
Cerca di includere nella tua dieta tutti i frutti di colore giallo, rosso e arancione. Sono, infatti, colmi di vitamina A e betacarotene

Alcuni esempi sono la carota, la zucca, la papaya, la pesca, pomodori e i peperoni.
Altra fonte importante di questi nutrienti sono le verdure a foglia verde come la lattuga, gli spinaci, gli asparagi e i broccoli. 

6. ASSUNZIONI DI INTEGRATORI NATURALI

Nel caso in cui ti renda conto di non riuscire ad assumere una giusta quantità di vitamina A, C, E e di betacarotene, puoi pensare di utilizzare degli integratori naturali. 

Altra cosa fondamentale secondo gli studi scientifici (e la mia esperienza) è assunzione di Omega 3 da alghe o da pesce, che garantiscono una maggiore protezione contro l’infiammazione cellulare.

In questo caso, è importante assicurarsi la provenienza degli integratori, e che siano realmente estratti dalle piante e dai frutti, così come da alghe e pesce non contaminato.

Consiglio BONUS

7. NON PRENDERE L’ABBRONZATURA TROPPO SUL SERIO

Per concludere, non dimenticare che l’abbronzatura non sia affatto un dovere morale. Magari lo senti di più da un punto di vista estetico, ma devi considerare che ci sono dei fototipi molto più predisposti all’ottenimento di una corretta abbronzatura: questo non significa però che tutti debbano omologarsi allo stesso standard. 

Fino all’inizio del ‘900, ad esempio, prima della guerra mondiale, l’abbronzatura non era vista troppo positivamente dalle classi agiate

Il paradosso vuole, infatti, che oggi l’abbronzatura sia sintomo di benessere, soprattutto economico (chi è abbronzato lo è perché può “permettersi” delle lunghe vacanze). Mentre prima era sinonimo dell’esatto opposto. 

Chi era abbronzato tradiva la sua occupazione, magari in mezzo ai campi o comunque sotto il sole. Ecco perché soprattutto l’aristocrazia tendeva ad un modello estetico molto diverso. 

Cerca, quindi, di ragionare in prospettiva. Senza pensare che l’abbronzatura sia una sorta di dovere sociale. Che sia una bella pelle ambrata o una delicata “tintarella di luna”, prenditi cura della pelle in base alle tue caratteristiche specifiche

È già molto difficile occuparsi della propria pelle, figuriamoci pensare a copiare quella degli altri! 

Bibliografia

Micali (a cura di), Le basi della dermatologia. Anatomia. Fisiologia. Lesioni elementari. Indagini diagnostiche. Correlazioni clinico-patologiche. Note di terapia, Milano, Springer, 2011, pp. 246-258.

A. B. Banti, L’età contemporanea. Dalla Grande Guerra a oggi, Roma-Bari, Laterza, 2019, pp. 71-75.

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